Elezione del Presidente della Repubblica, Roberto Fico: “Credo che la legislatura debba proseguire fino al 2023”.
In occasione dell’incontro con la stampa parlamentare per lo scambio degli auguri, il Presidente della Camera Roberto Fico ha parlato del tema caldo dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Fico sull’elezione del Presidente della Repubblica: la data del voto sarà comunicata il 4 gennaio
Roberto Fico ha reso noto che la data del voto sarà comunicata il prossimo 4 gennaio, quando invierà la lettera per la convocazione del Parlamento in seduta comune per il voto.
Parlando dell’imminente elezione del Presidente della Repubblica, Roberto Fico ha anche detto di augurarsi che la legislatura vada avanti fino alle fine del 2023. Il Presidente della Camera si dichiara quindi contrario all’ipotesi di nuove elezioni. Uno scenario non così improbabile nel caso in cui Mario Draghi passi da Palazzo Chigi al Quirinale. E al momento Draghi è il grande favorito nella corsa al Colle.
“Non entro nel dibattito sui nomi, mi preme dire anche se non tutti sono d’accordo, che io svincolerei la questione elezioni da quella del presidente della Repubblica. A prescindere da tutto, la legislatura credo che debba proseguire fino al 2023, in questo momento di emergenza l’Italia non credo si possa permettere la campagna elettorale“.
L’approvazione della Manovra e i limiti del bicameralismo
Roberto Fico ha parlato anche dell’iter di approvazione della Legge di Bilancio sottolineando come i tempi stretti presumibilmente non consentiranno alla Camera di presentare emendamenti, che renderebbero necessario un nuovo passaggio al Senato.
“La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato. È capitato altre volte, all’inverso. È un problema strutturale, credo nel bicameralismo, ma il problema non va affrontato solo da Camera e Senato ma nel suo insieme, col governo. Dopo questa legge di Bilancio bisogna fare un punto su come riuscire a dare una attuazione vera al bicameralismo, che oggi ha delle difficoltà”.